Tra le sfide mondiali più importanti al cambiamento climatico, emerge quella energetica. L’accesso all’energia è un bisogno essenziale per la vita, il lavoro, la produzione alimentare, diventa quindi strategico per l’umanità poter garantire un accesso illimitato alla produzione di energia. L’obiettivo n. 7 di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata nel 2015 dalle Nazioni Unite, si concentra, infatti, sull’accesso universale a un’energia affidabile, sostenibile, moderna ed economica; fondamentale per il raggiungimento di tutti gli altri punti dell’Agenda.
La produzione di energia è la principale causa del cambiamento climatico, rappresentando circa il 60% delle emissioni di gas serra globali; è necessario migliorare le tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili, specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare, conformemente ai loro rispettivi programmi di sostegno.
“A oggi ancora Una persona su cinque non ha accesso a moderni mezzi elettrici 3 miliardi di persone dipendono da legno, carbone, carbonella o concime animale per cucinare e per scaldarsi “. Le energie rinnovabili salgono sul palcoscenico e, diventando protagoniste del cambiamento, rappresentando una soluzione cruciale per affrontare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni di gas serra e diminuire la dipendenza dai combustibili fossili. Queste fonti di energia sono inesauribili e disponibili in abbondanza, offrendo opportunità di sviluppo sostenibile e di accesso all’energia anche nelle regioni più remote del mondo. Inoltre, le energie rinnovabili contribuiscono alla creazione di posti di lavoro verdi e alla stimolazione dell’innovazione tecnologica.
Energia solare tramite l’installazione di pannelli solari fotovoltaici, può essere utilizzata su larga scala per alimentare le abitazioni, le imprese e persino le reti elettriche nazionali. Energia eolica attraverso turbine eoliche rappresenta una fonte di energia affidabile e sempre più competitiva in termini di costi. Le turbine eoliche possono essere installate in mare o sulla terraferma, offrendo una soluzione flessibile per la produzione di energia a basse emissioni di carbonio.
Da ormai molti anni le centrali idroelettriche possono fornire energia pulita, costante e a grande scala. Tuttavia, è importante considerare l’impatto ambientale e sociale delle grandi dighe, garantendo una pianificazione attenta e una gestione sostenibile delle risorse idriche. Con l’energia geotermica che sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra per generare energia elettrica o termica. Con l’importante sviluppo degli ultimi anni delle pompe di calore, questa energia diventa importante anche in zone non particolarmente attive termicamente, per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici.
Per raggiungere l’Obiettivo 7 dell’Agenda 2030, è fondamentale promuovere e adottare le energie rinnovabili come alternativa sostenibile alle fonti energetiche tradizionali. L’energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica e le biomasse offrono opportunità significative per ridurre l’impatto ambientale, mitigare i cambiamenti climatici e garantire un accesso universale all’energia. L’implementazione di politiche di incentivazione, lo sviluppo tecnologico e la cooperazione internazionale sono essenziali per accelerare la transizione verso un futuro energetico sostenibile. Investire in energie rinnovabili è un passo cruciale verso un mondo più pulito, equo e prospero per tutti.
L’ONU con agenda 2030 si rivolge direttamente alle organizzazioni, considerandole la rappresentanza della popolazione e riconoscendo loro la possibilità di trainare lo sviluppo verso la sostenibilità. Le organizzazioni sono di grande impatto sia dal punto di vista ambientale ma anche sociale, per cui poter agire nella direzione della sostenibilità diventa fondamentale. L’importanza delle aziende e delle società verso la svolta sostenibile viene sottolineato dall’ONU. La svolta energetica con l’obiettivo 7 (energia pulita e accessibile) diventa quindi un obbligo per le aziende che devono rendicontare.
In Italia Il D. Lgs. n.254/2016 con il recepimento della Direttiva 2014/95/UE ha reso obbligatoria la redazione e la pubblicazione della dichiarazione non finanziaria (DNF) per le aziende quotate con più di 500 dipendenti e fatturato superiore a 40.000, oppure per grosse aziende di interesse pubblico. Scatterà l’obbligo dal 2024 di redigere i Bilanci di sostenibilità da parte delle aziende quotate con più di 250 dipendenti, fino ad arrivare al 2028 dove scatterà l’obbligo anche per le PMI.
Le aziende devono rendicontare:
Così facendo si inizia a distinguere l’operato sostenibile di una azienda nei confronti di un’altra, che ne dovrà trarre le conseguenze. Inoltre, il mondo finanziario inizia a chiedere DNF e Bilanci di sostenibilità alle aziende quotate, che sono obbligate a rendicontare. Mi concedo una mia riflessione dicendo che a oggi la normativa, anche se obbligatoria, non è trainante quanto invece lo è la richiesta del mondo Finanziario che ricorda alle aziende che questo è il cammino da percorre.
Sicuramente, il bilancio di sostenibilità sarà un acceleratore di investimenti anche sulle energie rinnovabili, che per le aziende diventeranno l’unico modo di rendicontare il raggiungimento dell’obbiettivo 7 di agenda 2030. Il Bilancio di sostenibilità obbliga le aziende a mettere in campo la strategia pluriennale per rispondere alle esigenze mondiali, ed allo stesso tempo mostrare i propri valori interni, come unico metodo inequivocabile di comunicazione nei confronti dei propri clienti.
Potremmo quindi arrivare a dire che oggi muoversi in ambito sostenibilità, come ad esempio l’uso di sistemi di generazione di energia con fonti rinnovabili, diventa un opportunità per fare risparmio economico, ma anche una opportunità di comunicazione verso gli stakeholder della politica interna.