Chiacchierando con il mio caro amico Andrea Cirincione, Psicologo competente nelle organizzazioni aziendali, ed oggi in prima linea per sostenere personale sanitario.
In questa situazione si concentra un mix di ansia per ciò che non sappiamo e di paura per ciò che sappiamo…
È importante spostare l’attenzione da ciò che non posso gestire a ciò su cui ho una quota di controllo
Non posso gestire:
le decisioni del governo
le criticità delle situazioni
le risorse economiche e sociali a disposizione
tutto quello che non dipende da me.
Posso gestire:
il mio comportamento, inteso come l’aiuto che posso dare al prossimo e a me stesso. “
Suggerisco , STRATEGIE DI “COPING” ovvero COME AFFRONTARE LA SITUAZIONE
Innanzi tutto l’aspetto alimentare, favorisci cibi energizzanti ma non calorici;
parla con persone di cui ci si fida, evitando conflitti inutili.
Riposa a sufficienza,
Evita le notizie ansiogene (tipo telegiornale) prima di dormir, favorendo qualsiasi azione rilassante, dal bagno caldo, alla tisana, ad una buona lettura. L’aiuto di qualche prodotto per dormire, ben dosato e consigliato, va bene.
Cura la propria psicosomatica (cioè il rapporto tra psiche e corpo), coltivando azioni semplici come fare esercizi in casa (mettere musica e ballare ad esempio). Molto consigliato dedicare un tempo al rilassamento guidato (training autogeno, meditazione).
Cura la qualità del proprio agire, che non sia orientato solo alla salvaguardia del sé (che è necessario ma ansiogeno) ma anche all’aiuto da dare agli altri nella crisi. Aiutare aiuta.
Cura la qualità del proprio lavoro sia in azienda o dal domicilio, fare bene le cose fa bene, dà senso alla giornata e rinvigorisce il senso positivo di sé quale persona attiva.
Cura la relazione. Mai come in emergenza bisogna saper gestire il carico di lavoro, i momenti di riposo, i sentimenti di frustrazione propri e altrui, il senso di supporto e ricordare che nessuno è invulnerabile.
Dott. Andrea Cirincione